
Durante il Serramentalk nello stand di Nuova Finestra, a MADE expo, si è parlato campo di applicazione diretta dei risultati (DIRAP), ma soprattutto del potenziale delle EXAP.
Ecco ai lettori un riassunto dell’intervento:
Cosa sono le Exap?
Lo spiegherà Eros Chemolli, Ceo di Chemolli Fire.
- Quindi Eros, come è possibile modificare i serramenti resistenti al fuoco rispetto a quelli testati?
Innanzitutto è bene ricordare che le porte tagliafuoco vengono testate in laboratorio mediante la prova distruttiva secondo EN 1634-1 e tutte le informazioni tecniche sono inserite in specifici documenti, estremamente approfonditi nei dettagli, che includono anche le tecniche di fissaggio e l’eventuale protezione.
Il Campo di applicazione diretta dei risultati, DIRAP è parte della norma di prova e può consentire la riduzione o l’aumento delle misure, l’aumento degli spessori e la possibilità di cambiare supporto (da muratura a cartongesso e viceversa). Il produttore può provvedere alle modifiche senza ulteriore benestare ma non può intervenire sui componenti costruttivi come le serrature o le cerniere.
- Per operare altre tipologie di modifiche, come procedere?
Per operare altre modifiche è necessaria una nuova prova: la EXAP, il campo di Applicazione Estesa dei risultati di prova per le porte resistenti al fuoco e a tenuta di fumo, diversificata per ambiti, materiali e tipologie, facente capo alla famiglia di norme EN 15269.
Il potenziale di EXAP è enorme e permette modifiche su: materiali, geometrie, cerniere, serrature, maniglie, maniglioni e chiudiporta. L’EXAP può essere richiesta solo dal produttore e va redatta da un laboratorio di prova riconosciuto, secondo le norme, che rilascerà un’evidenza di prova.
- E se sono necessari molteplici test per un cambio di serratura ad esempio? Ciò non costituisce un problema?
Si, è un problema e per risolverlo, è stato elaborato un nuovo strumento normato, l’HPS (Hardware Performance Sheet) che permette l’intercambiabilità degli accessori. In pratica, osserva il Ceo della Chemolli Fire, il suo scopo è quello di creare una vera e propria carta di identità dell’accessorio per far sì che l’organismo notificato che ha rilasciato un rapporto di prova, possa approvare quell’accessorio per diverse tipologie di porta.
Riassumendo, con l’EXAP è possibile creare un piano di prove ottimizzato (anche a livello di spesa per il produttore) e richiedere variazioni successive alle prime prove, portando indubbi benefici ai produttori.
- In Chemolli Fire come vengono gestite le EXAP?
Verificata la necessità delle variazioni e predisposta l’istanza, si potrebbero scartare alcune richieste di istanza o necessitare ulteriori evidenze a supporto, esistenti o da realizzare ex-novo.
EXAP consente benefici ai produttori, con piani di prove ridotti e variazioni senza ulteriori prove (e meno dispendiose). Gli asseveratori devono sapere che non necessariamente i produttori devono testare tutte le possibili varianti ma difficilmente un produttore potrà cavarsela con una sola prova senza EXAP.
Un sentito grazie a DBInformation e Olga Munini per aver dedicato uno spazio a questa importante tematica in costante evoluzione e per aver dato l’opportunità a noi di Chemolli Fire di spiegare e chiarire le dinamiche al pubblico interessato.
Sul sito della rivista pubblicato un approfondimento dell’ intervento: