Norma di prova nazionale per il Regno Unito, riguardante gli elementi non portanti come le porte. E’ una norma “antica”, del 1987.

PRESCRIZIONI

Tipicamente, i requisiti delle porte resistenti al fuoco per la prevenzione incendi, sono contenute nei documenti

  • Her Majesty’s Government, The building Regulations 2010, Fire safety, Approved document B – Volume 1: Dwellings“;
  • Her Majesty’s Government, The building Regulations 2010, Fire safety, Approved document B – Volume 2: Building other than dwellings“.

In fondo alla pagina trovate le versioni 2019 per l’uso in Inghilterra. In entrambi all’Appendix C si parla di porte tagliafuoco che possono essere classificate secondo EN13501 oppure secondo BS 476-22. In quest’ultimo caso saranno allora porte denominate FD (Fire door) e FD xx S, dove xx è la durata in minuti, S è la tenuta ai fumi secondo BS 476-31.

ASSESSMENT, ESTENSIONE DI RISULTATI EUROPEI 

Normalmente per commercializzare i prodotti in UK è necessario un documento detto Assessment, che può essere redatto per dire che porte testate ad esempio in Italia secondo EN1634-1  possono essere parimenti definite secondo BS EN 1634-1, oppure secondo BS476-22. A titolo di curiosità, in taluni casi la BS476-22 risulta addirittura essere più stringente della EN1634-1. Ci è capitato il caso di una porta EI2 60, che abbiamo dovuto classificare secondo BS EN1634-1 e non secondo BS476-22, in quanto una termocoppia del procedimento aggiuntivo aveva superato i 180 gradi. Nella BS476-22, è specificato che qualunque termocoppia che supera i 180 gradi fa fallire la prova, mentre in quella europea era appunto un qualcosa in più.

ASSESSMENT, ESTENSIONE DEL CAMPO DI APPLICAZIONE

L’Assessment può anche contenere delle estensioni rispetto al campo di applicazione dei risultati, in certi casi molto simile agli EXAP. In precedenza, circolavano Global Assessments molto fantasiosi, in seguito alla Grenfell ed allo scandalo delle Composite doors si sono molto ristretti i metri di giudizio, avvicinandosi sempre più al rigore della norma europea.

VALIDITA’ E RINNOVO

L’Assessment è un documento che normalmente ha una validità di 5 anni. In Chemolli Fire abbiamo sia effettuato prove direttamente in UK che fatto riconoscere prove effettuate in Italia, oltre che rinnovato documenti e concordato con il laboratorio che gli stessi prevedessero estensioni rispetto al campo di applicazione dei risultati esistente.

THIRD PARTY CERTIFICATION

In UK vi sono diversi marchi volontari di qualità, i cosiddetti “Third party certification“, come BM Trada, Certifire, ed altri. Questi pur non essendo obbligatori, vengono spesso richiamati nei capitolati d’appalto diventando così obbligatori.

MARCATURA CE ALL’INGLESE: UKCA

Non è un ballo di gruppo, ma è la proposta inglese di marcatura CE, nazionale. Si vedrà nel tempo quanto farà presa.

UNA SITUAZIONE FLUIDA

La situazione che riportiamo, è un quadro – geopolitico – molto fluido ed in evoluzione. Ricordiamo che con il 31.12.2020 si concluderà, con o senza accordi, la BREXIT, pertanto non sappiamo se quanto fotografiamo qui resterà valido e per quanto. Possiamo ipotizzare una spinta all’uso delle norme BS476 rispetto alle EN1634, una stretta sulle possibilità degli Assessment, una maggior richiesta di Third Party Certification e, dulcis in fundo, di UKCA.

DIFFERENZE TRA BS476-22 ed EN1634-1

Ragioniamo sulla BS476-22 in riferimento alla EN1634-1, andando ad identificare le differenze primarie tra gli standard di prova.

BS 476-22: 1987 e BS EN 1634-1, pur essendo concepiti in modo indipendente , hanno molte somiglianze poiché condividono un documento di riferimento comune.

La ISO 834 definisce la curva di incendio cellulosico, fornendo il terreno comune per molti metodi di prova di resistenza al fuoco nazionali per porte all’interno dell’Unione Europea.

Il nuovo metodo di prova europeo soddisfa i requisiti funzionali di tutti gli Stati membri dell’UE e introduce nuove metodologie per “armonizzare” i comportamenti potenzialmente diversi dei forni di prova antincendio esistenti.

Le modifiche introdotte nel nuovo standard includono le specifiche del rivestimento della parete del forno per prove antincendio e il livello di ossigeno presente durante le prove. Tuttavia, tre modifiche hanno dimostrato di influenzare in modo significativo le prestazioni delle porte in prova. Questi sono:

  • dispositivi di controllo e monitoraggio della temperatura
  • regime di pressione del forno durante la prova
  • requisito per il ciclo delle porte prima dell’esecuzione della prova antincendio

Dispositivi di controllo e misurazione della temperatura
Entrambi i metodi di prova richiedono che la temperatura dell’atmosfera del forno sia monitorata durante la prova. Ciò consente di controllare la temperatura in base alla curva tempo / temperatura specificata nella norma pertinente.

La temperatura all’interno del forno è misurata da termocoppie di “tipo K”. BS 476-22 richiede l’uso di una termocoppia a sonda da 1,5 mm mentre BS EN 1634-1 richiede l’uso della “termocoppia a piastra“. Le differenze fisiche tra i dispositivi di misurazione comportano differenze significative nella loro risposta agli aumenti di temperatura. La termocoppia di tipo sonda da 1,5 mm (BS) ha una massa molto piccola che risponde direttamente alle variazioni della temperatura del gas – inerzia termica molto bassa, ovvero una risposta molto rapida. Il dispositivo a termocoppia a piastra (BS EN) utilizza una termocoppia da 1 mm per monitorare la temperatura di una piastra in acciaio che è stata riscaldata dai gas del forno. Ci vuole molta più energia termica per riscaldare la piastra in acciaio rispetto a quella per riscaldare la punta della sonda da 1,5 mm. Di conseguenza, si dice che la termocoppia a piastra abbia un’inerzia termica più elevata e di conseguenza un tasso di risposta iniziale più lento.

Insomma, è come avere un contachilometri dell’auto con la lancetta appesantita: dato che nel forno viene messo del gas per creare calore con le fiamme, avendo uno strumento più veloce a leggere la temperatura, metterò meno gas.

Come può influire sul test questa differenza?
Nei primi dieci minuti del test BS EN il forno funziona effettivamente tra il 10 e il 34% in più rispetto al test equivalente eseguito secondo uno standard BS 476-22. Questo periodo di dieci minuti è il tempo impiegato per superare l’inerzia termica iniziale della piastra. Dopo dieci minuti i due dispositivi leggono temperature molto simili.

Regime di pressorio del forno
Il regime di pressione all’interno della forno è fondamentale per il comportamento della porta in esame. La pressione positiva all’interno del forno spinge i gas caldi fuori dalla camera del forno attraverso eventuali gap presenti nel campione. È questo effetto che fa precipitare la necessità di guarnizioni perimetrali termoespandenti per porte.

La differenza tra i due standard risiede nell’altezza alla quale viene posto l’asse neutro, cioè dove si passa dalla pressione positiva a quella negativa all’interno del forno. Il punto di transizione è a una pressione differenziale di 0 Pa ed è noto come piano o asse di pressione neutra. In BS 476-22 questo è impostato a 1 m sopra la soglia, in BS EN 1634-1 il valore è impostato a 500 mm sopra la soglia.

Questo comporta un differente andamento pressorio con ricadute nel comportamento delle guarnizioni del campione.

La nostra esperienza
Considerando porte da 20 o 30 minuti, se il test è un 30% più facile, si potrebbero fare porte che costano un 30% in meno.

Non è proprio così, perchè le porte tagliafuoco non si dimensionano come gli etti di prosciutto al banco salumeria. Meglio lasciare qualche fetta in più.

Andando avanti con i minuti, questa differenza si assottiglia.

Queste considerazioni ovviamente non valgono per prove in cui si impieghino termocoppie a piastra o prove combinate EN+BS, dove si andrebbero ad applicare i parametri più restrittivi.

Lato esposto

Spesso le prove in BS476-22 sono state effettuate esclusivamente da un lato. Dopo lo scandalo delle “composite doors” abbiamo visto una corsa a testare da due lati, anche in conformità alla circolare del Ministry of Housing, Communities and Local Government del 31 luglio 2018.

LE PROVE FATTE IN UK SONO VALIDE IN ITALIA?

Se parliamo di porte marcate CE, la marcatura consente la commercializzazione negli stati dell’Unione. Verificare se le caratteristiche obbligatorie per il paese destinatario vengono soddisfatte e che la documentazione sia nella lingua del paese ove sono commercializzate. Per maggiori informazioni sulla marcatura, andare alla sezione MARCATURA CE del nostro sito.

Per porte non marcate, allora devono disporre di omologazione. Attenzione che le prove sono accettate se il laboratorio ha determinate caratteristiche e se fa parte del mercato SEE. Cosa che con la Brexit, potrebbe cambiare per i laboratori inglesi.  Per maggiori informazioni sull’omologazione,  andare alla sezione OMOLOGAZIONE del nostro sito.

Chiaramente l’omologazione si può richiedere a determinate condizioni, solo se la prova è stata effettuata in BSEN1634-1 e non in BS476-22.

L’APPORTO DI CHEMOLLI FIRE

Quando si parla di test, mettiamo a disposizione la nostra esperienza ed il nostro KNOW-HOW.

Avendo fatto da sempre questo tipo di attività, in quanto specialisti, ti offriamo una consulenza completa durante tutte le fasi di sperimentazione in laboratorio, dalla progettazione alla documentazione dei risultati.

IL METODO

L’ascolto è la fase più importante della nostra interazione: vogliamo farti sviluppare un prodotto che sia la summa della tua identità e delle tue necessità.

Prima di tutto, cerchiamo di capire le tue reali esigenze, i canali ed i mercati su cui ti vuoi misurare.

Poi ti illustriamo come si svolge il processo di testing e certificazione: abbiamo bisogno di confrontarci con te, per cogliere appieno il tuo punto di vista. Successivamente concertiamo una proposta che rispetti  – compatibilmente con le performance richieste – le tue linee di prodotto, le tue linee di produzione e per quanto possibile, le economie di scala potenziali impiegando prodotti e metodologie già consolidate nella tua azienda.

L’EMPATIA

Al di là delle opportunità, che ti illustreremo, ti consiglieremo poi cosa faremmo noi, nei tuoi panni.

Consigliamo con la nostra esperienza in merito a cosa, come e dove testare. In quale laboratorio provare? In quello più adatto alle tue esigenze!

IL PROGETTO

Una volta girata la chiave, predisponiamo un progetto che è esaustivo di tutti i dettagli. Quali materiali e componenti utilizzare, una parte importante del nostro dialogo su cui possiamo consigliarti al meglio. Oltre a questo, una scheda costo ed una previsione di pesi, per permetterti di verificare se i tuoi obiettivi saranno raggiunti. Impiegando le best practices del settore ne siamo convinti.

CONSULENTI ATIPICI: CI FACCIAMO CARICO DELL’ATTIVITA’ DI TESTING

Un consulente dà dei consigli, poi lascia che sia il cliente a metterli in pratica. Noi non siamo così: togliamo la cravatta e ci mettiamo i vestiti da lavoro quando serve. Lanciata la produzione dei campioni, siamo presenti durante l’incollaggio delle porte, offriamo supporto durante le lavorazioni e la ferratura, procediamo noi con i nostri tecnici all’installazione dei campioni in laboratorio e siamo presenti fisicamente al test. Gestiamo la fase di revisione della documentazione post prova, Vi illustriamo la  documentazione e restiamo a disposizione per tutte le tematiche legate alla gestione dei risultati.

APPROFONDIMENTI